In questa pagina invitiamo autori, spettatori, appassionati di cinema (e tutti coloro che credono nella tutela degli spazi - concetto non popolare in tempi di "speculazione" e "interesse" come valori) ad appoggiare quest'iniziativa nata dalla comune e spontanea constatazione di autori sparsi per l'Italia che si sono ritrovati derubati di un prezioso punto di riferimento e confronto:
Il furto del festival di Bellaria;


Il festival di Bellaria fu fondato nel 1983, da subito nominato "Anteprima per il cinema indipendente Italiano" con il preciso intento di mostrare e valorizzare quella produzione (altrimenti invisibile) non allineata ai canali ufficiali della distribuzione; film che sperimentassero per modalità o per linguaggio nuove forme di cinematografia, non commerciali per definizione;
"Anteprima" è stato per più di 20 anni il riferimento per intere generazioni di nuovi autori, che si affacciavano, a volte osavano produrre i loro film in maniera non convenzionale, sgrammaticata e irrazionale al di fuori di ogni apparato produttivo, spesso per la prima volta, sempre e involontariamente sperimentali, in una parola indipendenti;

Si sono fatti garanti e selezionatori delle opere negli anni Morando Morandini, Enrico Ghezzi, Gianni Volpi (poi Roberto Silvestri, Antonio Costa, Daniele Segre... e giurie sempre prestigiose  e competenti composte da professionisti del settore);
Hanno partecipato in veste di concorrenti e spettatori praticamente tutti gli autori di cinema oggi operanti (lo ripeto praticamente tutti), alcuni sono stati lanciati proprio da Bellaria (Ciprì e Maresco, Tavarelli, Rezza e Mastrella, Soldini, Roberta Torre...)

Nonostante cambi di gestione e problemi spesso relativi a misteriose alchimie di amministrazioni comunali (cosa che non vogliamo indagare) era giunto fino a noi pressoché invariato nella sua formula, appuntamento immancabile di ogni principio di giugno; polso della situazione della produzione indipendente italiana (questo lo sottolineerei);


Bellaria era tra i festival italiani quello che riservava a tutti una possibilità, che non limitava a priori formati e generi e che considerava il cinema come uno, arrivando a mettere in un unica sezione (appunto la sezione "anteprima") film di ogni genere, durata e formato (per intenderci un film di cortometraggio concorreva insieme ad un lungometraggio o a una animazione o a un documentario... senza vincoli di formato di ripresa o di durata);

A Bellaria l'autore del film di lungometraggio milionario (in lire) tremava di fronte al filmetto sgrammaticato e improvvisato del regista quindicenne;
Questo era possibile solo a Bellaria; Nessun altro festival ha concepito in maniera più ampia il concetto di cinema; I moltissimi festival italiani di cortometraggi eccetera, premiano la mera e buona confezione e la convenzionalità, la conformità al cinema già visto e del "come si dovrebbe"; il film del quindicenne, sincero e geniale ma girato in VHS non verrebbe mai ammesso a questi festival;
Bellaria premiava il coraggio, l'idea, la sperimentazione, incoraggiava gli autori che in un modo o nell'altro avevano una visione particolare;

E a Bellaria si realizzava l'utopia del cinematografo, la demolizione dei pregiudizi dello spettatore; seduto in sala eri di nuovo e totalmente impreparato allo spettacolo che avresti visto di li a poco, non sapevi quale genere, quale durata, quale sentimento avresti provato e fino a che punto si sarebbe spinto l'eccentrico quindicenne (la condizione perfetta dello spettatore)(senza preparazione, senza preconcetti)(in balia del cinema);

Ho detto della sezione onnivora "anteprima" ma c'erano altre note che rendevano questo festival unico:


Il concorso 150 secondi a tema fisso (all'inizio tre minuti) è stato la possibilità abbordabile di realizzare un film per moltissimi autori (che oggi vinconoi i premi della giuria a Cannes...);
Quello che di primo acchito pareva un concorso Gadget, orientato più al divertimento che alla vera ricerca cinematografica è stato in realtà la possibilità per molti autori di iniziare e credere in se stessi; Un premio in denaro che era il biglietto per iniziare a fare il cinema (indipendente ovviamente). Quando un nuovo autore mi chiedeva come faccio a iniziare, a quale festiva partecipo? gli ho sempre detto di partecipare ai 150 secondi...


Se siete autori, lo sapete; Se non lo siete beh un film "indipendente" dura un anno; i concorsi, anche quelli piccoli ammettono film finiti entro il... e che non abbiano avuto altre proiezioni in altri festival, pena l'estromissione; (Capite bene quanto spreco e quanto veramente anche gli stessi festival non diano importanza a questo cinema);
Contrariamente al suo nome, Bellaria non ha mai richiesto l'anteprima, ulteriore ricchezza era quella di dare un'altra chance e visibilità maggiore al proprio piccolo film;
Questa singolare onestà intellettuale ha di certo contribuito a consolidare una "programmazione" alternativa; e l'utopia (noi crediamo in quello) di un circuito del cinema indipendente; dare dignità a piccoli film una volta di più, prima della loro morte;

Anche qui evochiamo un discorso lungo, ma in breve se non vi è la volontà non vi è alcun cinema indipendente;

Nel 2006 il festival cambia improvvisamente; (ecco perché finora ho parlato pieno di rancore al passato, ecco il motivo di questa iniziativa) cambia l'organizzazione e ne cambiano gli intenti; Il festival ammette solo documentari (?); il concorso 150 Sec. è prima aperto ai soli filmati fatti col cellulare (?!) poi viene definitivamente soppresso (...). La possibilità di partecipare a film già editi (già visti ad altri festival) viene preclusa.
E "Anteprima" muore;

Il ns punto di vista è che non si sia tenuto conto, in queste singolari decisioni, degli autori, del fronte dei giovani e giovanissimi film maker che guardavano a Bellaria come possibilità di riconoscimento e visibilità; E soprattutto non si sia tenuto conto di Anteprima stessa, di che cosa è stata e quale scopo abbia (ancora oggi);

Istituire un festival di documentari potrebbe certo essere una buona cosa, altrove, magari; Ma una rassegna di documentari non è l'anteprima per il cinema indipendente italiano; e ne tradisce gli intenti storici che da più di 20 anni si rinnovano ogni estate;

La pretesa è probabilmente motivata da scelte di carattere amministrativo e dalle nuove aree di mercato rivolte al settore documentario ma ripeto (nel caso particolare di Bellaria) è una pretesa sbagliata e paradossale;


Sostenere questa iniziativa significa firmare la petizione qui accanto; le firme verranno consegnate al comune di Bellaria Igea Marina il prossimo inverno sicché sia chiara la volontà degli autori, degli spettatori e di tutti coloro che credono nella libertà e tutela degli spazi (lo so l'ho già detto sopra ma vorrei rifletteste su questo punto) di far ritornare il festival alla sua storica, corretta e utile forma;
Chiediamo semplicemente di ripristinare il vecchio regolamento e di continuare la tradizione che a quanto pare nolente il festival si era conquistato: quella di osservatorio per il cinema indipendente italiano e possibilità per i nuovi autori;
qui potete leggere il regolamento di una delle ultime edizioni "open" che vogliamo ripristinare;

Nel dettaglio chiediamo all'organizzazione del festival e al Comune di Bellaria IM che lo finanzia un ritorno allo storico bando (pre-2006) e dunque:

RIPRISTINO del Concorso Anteprima: aperto a tutti i generi/formati/durate.
RIPRISTINO del Concorso 150sec a tema fisso.
RIPRISTINO dell'ammissione dei film senza il vincolo dell'anteprima.
CHIEDIAMO inoltre a discrezione dell'amministrazione che speriamo agisca per il meglio, di costruire una direzione artistica o altresì affiancare all'attuale direttore altri co-direttori in modo da garantire una più ampia e corretta valutazione dei materiali filmici inviati;
(Festa di compleanno, premio casa Rossa e rassegne collaterali quelle le hanno conservate e dunque che continuino...)

Qualora il comune ignorasse le ns richieste (ove in numero considerevole e dunque degne di nota) inizieremo ulteriori piani di dissuasione e boicottaggio del festival attuale, ovvero non ce ne cureremo più;

Indipendentemente da questa raccolta di consensi, le scelte fatte sono sbagliate e sbagliare pare sia umano, quindi se in qualunque momento chi di competenza rinsavisca per noi è morta li; come se niente fosse; tutto è bene quel che finisce bene;


E' certamente un fatto che il numero dei documentari sia aumentato negli ultimi anni, i nuovi autori si rivolgono a codesto genere con curiosità e confezionando film a volte interessanti;
Certamente più facili e leggeri da preparare non mortificati dai mezzi tecnici non professionali a disposizione; pare essere il genere più idoneo alla regola dell'indipendenza...
La nostra non è una polemica contro i documentari, sia chiaro; Bellaria ha sempre ospitato (e premiato spessissimo) film documentaristici e di inchiesta;
Già era così; i nuovi autori curiosi del genere già avevano una platea attenta ai loro film;
La chiusura agli altri generi è tutt'altra questione; e il cinema è (questo non lo si può negare) soprattutto cinema di finzione;
Non considerare in breve "il cinema" è un errore, da qualunque punto lo si voglia guardare;
Senza contare che il genere documentario sarà sì idoneo alla formula indipendente ma è meta-cinema, sterile "industrialmente" parlando: non coinvolge ne' attori ne' tecnici ne' professionalità che invece sono parte della complessa macchina del racconto cinematografico (professionalità che servono e generano lavoro);

Non è possibile che l'estromissione dell'opera di finzione sia arbitraria e prioritaria; Questo è un reato grave.


In Italia si svolgono circa 300 festival all'anno, dedicati al cinema nelle varie sue forme (di cortometraggio, animazione, documentari, per genere...bla bla); C'è chi dice che bisognava differenziarsi; e che da questo confronto (Anteprima VS i 300 festival) Anteprima ne stava uscendo sconfitta;
Qui ci sarebbe un bel ragionamento lungo da fare...(ma vi anticipo la risposta: tutti i festival ne escono sconfitti)

Bellaria nella sua forma storica non aveva concorrenti; sebbene il numero dei festival sia aumentato negli ultimi 10 anni in numero sempre crescente, Anteprima, per anzianità e prestigio non aveva rivali (neppure Torino che qualcuno citerà);
L'orientamento al totale scibile filmico lo collocava come unico festival del genere, discutibile e unico; Evitato forse per troppa reverenza (considerato un festival difficile, disertato da quel regista del film milionario di cui sopra...); Indubbiamente andavano fatte delle scelte di gestione (non certo quella di ammazzarlo)(comunque il discorso è lungo e lo rimando); Bellaria è già storia, il festival di Pizzighettone (non so se esiste, non me ne vogliano...) è ben altra cosa;

Ora firmate, e passate parola;


AS per Fiatlvx
e gli autori italiani che rivogliono Anteprima
(per inciso un festival che ha 25 anni è soprattutto patrimonio e proprietà degli autori)

se volete chiedermi qualcosa fiatlvx@gmail.com